Gli
sposetti di campagna
(Renzo
Zenobi)
Gli
sposetti di campagna nella chiesa di campagna
si presero per mano e si scambiarono un tulipano
fecero un gran pranzo i cani e nonni al fianco
sudarono anche un poco e poi partirono su una moto.
Gli sposetti di campagna viaggiarono non troppo
tornarono al camino là vicino allo schioppo
e gli occhi nei ricordi e i ricordi al comodino
posarono la fronte sopra un unico cuscino.
C'era il sole alto
sulle ombre piegate in basso
c'era alta la luna
sulle luci che spenge una ad una
c'era un fiume di canne
intrecciate le loro gambe
c'era un fiume profondo
uniti i cuori in un pezzo di stagno.
Gli sposetti di campagna quasi come
un segnatempo
uscivano d'estate ritornavano d'inverno
non ebbero mai figli ma i sorrisi dei gigli
non ebbero le ali ma il profumo dei temporali.
Gli sposetti di campagna nella chiesa di campagna
ora dormono vicini quasi come i tulipani
ed il vento non li spettina la pioggia non li bagna
e chi passa benedice gli sposetti di campagna.
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