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Chitarre
(Renzo
Zenobi)
Non sono i cerchi d'acqua di un vecchio clarino,
non è il mandolino che sappia di mare
o i denti d'avorio del tuo pianoforte
né un organo che vibra in una cattedrale.
La puoi accordare sotto un'ombra d'Aprile,
bussare come fossi davanti alla sua porta
e puoi fischiare piano in un tramonto bagnato
tra i grappoli di un'osteria di fuori porta.
Chitarre per la gente questa stasera che ci aspetta
Che muore e poi rivive quando cambia tempo, piange forte
.
Chitarre se stai male che ti chiudono la finestra.
E se poi rompi qualche corda
E' triste questa notte ed è così profumata;
una stella sta nascendo, un'altra se ne è andata.
Tu suona un po' più grave, tu suona un po' più acuto.
Chitarra non tremare: fagli una serenata.
Chitarre di velluto per chi è trattato male
e per chi ha preso troppa pioggia una chitarra di sole,
per consolare un sabato: chitarre di festa.
E se poi rompi qualche corda
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