Notti
gelide di diamanti ci abbracciano
rosso
fuoco
danziamo
con le sirene nei cerchi
e
vascelli dorati affondano piano piano
Dicci
strega dove abiteremo nelle notti?
il
drago ci troverà?
insieme
a dei cattivi e buffoni
mai
ritroveremo la strada di casa
la
nostra condanna ci seguirà sempre
l'abisso
senza destino
l'alba
senza luce
il
premio senza valore
sempre
dietro a noi
lungo
strade antiche perdiamo il seme
croci
di fuoco
strani
disegni
Abbracciati
a scogli umidi
cadremo
soli
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Vedeva le foglie cadere ormai
secche
il vecchio sulla panchina
pensando all'autunno della sua
anima
pensando agli ori e alle ricchezze
accumulate e poi perdute
brillanti rubini zaffiri smeraldi
e perle d'avorio
tutto con le sue dita aveva toccato
trasformando in luce i colori
della sua arte
il vecchio poeta sente il freddo
avvicinarsi,e si guarda intorno.
Dove sono adesso tutte le passate
glorie?
Chi gode adesso delle sue passate
ricchezze?
forse lo ha tradito il dare la
sua anima in pasto alla banalità della gente?
Che cosa ne ha ricevuto?
Ma poi vicino alla panchina dei
passi sulle foglie secche
il settembre è alle porte
e viene accompagnato dagli occhi
di quel bambino.
Con sforzo solleva gli occhi,e
incontra quelli del nuovo arrivato.
Il bambino davanti al vecchio
poeta,
e settembre tutto intorno
e un sorriso .
Il vecchio si addormenta
e una domanda lo insegue,tra le
foglie.
Valevano quel sorriso regalato
tutte le sue passate ricchezze?
intorno è settembre
e settembre non dà risposte
solo rimpianti
e
foglie secche
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