Danze
Uno scrittore
Io e te su quei giorni
I capperi e le stelle in salita
Giornate di tenera attesa
Stiamo così
Una piccola storia solo verso la fine diventata canzone
Monòpoli

Giornate di tenera attesa

(Renzo Zenobi)

 

Parlavi piano per non svegliare 

l'inverno addormentato da poco,

fuori la piazza e il bar d'angolo

vetri appannati di parole,

dentro tante persone

ognuna porta un sogno e se lo coltiva al sole

come te che cercavi, cercavi l'amore.

 

Erano i giorni di pioggia

gli uomini non lavoravano che è tutto un pantano

nei giorni come questi

tu li chiami: mascalzoni.

Nel palmo della tua mano il mare adesso si riposa

hai due tramonti negli occhi, è appena spiovuto

e sei sola nel fresco bagnato di sera.

 

Che cosa è allora l'amore se non un mattino

che cosa è allora l'amore se non un mattino,

uno squarcio di vento sul cuore

treccia d'aglio su un vecchio camino.