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Canto una canzone

(Renzo Zenobi)

 

Canto una canzone per i nostri compleanni andati
per i nostri amici che non sono quasi mai felici.
Te la canto in televisione a tuo padre e tua madre
affondati nelle loro poltrone.
Te la canto in cucina per telefono sottovoce.

Canto una canzone per i tuoi respiri troppo svelti
ci metto dentro una lima per scappare
dai ricordi troppo stretti.
Ti ci metto un cannocchiale
per vedere se finisce male
la solitudine di chi torna
e non vede nessuno
e non trova nessuno ad aspettare.

Una canzone per chi perde la chiave
ed è costretto a scavalcare
per quelli seduti alla fine del tavolo
e non sanno con chi parlare.
Una canzone per i salti mortali
di chi arriva alla fine del mese
e chi ad ogni mese per cent'anni
paga la sua cena
paga l'affitto dei suoi anni.
Una canzone anima mia
per chi ti sta accanto
e dovunque tu sia.

Proprio in quel momento caddero due lacrime in un piatto
tutti parlavano o fecero finta di non vedere questo misfatto.
Una canzone per chi non sa amare
non sa ricevere o regalare.
Per chi nelle sere va a caccia d'amore
e si è dimenticato
ed ha lasciato a casa il cuore.

Canto per chi dice che vive in centro
e invece abita in periferia
per quelli che fanno il segno della croce
prima di un furto, di una pazzia.
Una canzone per chi suda troppo
contro la vita ha perso
per questa bufera sopra alberi e persone
per chi come me
non ha mai avuto ragione.
Una canzone anima mia
per chi ti sta accanto
e dovunque tu sia.